documento valutazione rischi 1

Documento di Valutazione dei Rischi: tutto quello che devi sapere

Il datore di lavoro è obbligato a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi per individuare le misure di prevenzione e sicurezza in azienda

 

Quante volte nella tua azienda hai a che fare con la burocrazia? Probabilmente quasi ogni giorno. A volte queste scartoffie sono inutili e noiose, è vero, ma non sempre; ci sono infatti situazioni in cui queste diventano non solo obbligatorie per Legge, ma anche di fondamentale importanza per la sicurezza dell’impresa e la salute dei lavoratori stessi.

È il caso del Documento di Valutazione dei Rischi, un elemento fondamentale per quasi tutte le aziende in Italia. Vediamo di che cosa si tratta e le sue caratteristiche nello specifico.

 

Cos’è il Documento di Valutazione dei Rischi e a che cosa serve

 

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è quel regolamento che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Esso si rifà al Testo Unico del D.Lgs. numero 81 del 2008 (art. 17 e 28), che lo impone a tutte le aziende di ogni settore lavorativo con almeno un dipendente o collaboratore di qualsiasi tipo. Le uniche realtà esenti dall’obbligo del DVR sono i lavoratori autonomi, le ditte individuali e le imprese familiari, che seguono la normativa dell’art. 2222 del Codice Civile.

Il Documento di Valutazione dei Rischi serve per analizzare, valutare e tentare di prevenire tutte le situazioni pericolose per i lavoratori all’interno delle aree di competenza. Sulla base di questo documento, infatti, ciascuna azienda è tenuta ad organizzare un preciso piano di protezione volto all’eliminazione, o quantomeno alla riduzione, di rischi e pericoli di ogni tipo.

La funzione di questo documento è proprio quella di valutare le probabilità che un qualsiasi evento dannoso per l’azienda e per i suoi lavoratori accada all’interno della stessa, calcolare l’entità dell’eventuale danno e proporre concrete misure di protezione e prevenzione. Questo è uno strumento imprescindibile per valutare correttamente i pericoli interni e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Ovviamente, la mancata o incompleta elaborazione di questo testo può portare a pesanti sanzioni – pecuniarie e non – per il Datore di Lavoro. Le visite d’ispezione da parte di ASL, INPS, INAIL o Vigili del Fuoco, infatti, possono avvenire in qualsiasi momento.

 

Chi deve redigere il DVR e ne è responsabile

 

Il responsabile del Documento di Valutazione dei Rischi è ovviamente il datore di lavoro, che ha il compito di effettuare le opportune verifiche e redigere il regolamento.  Egli d’altronde è la persona che meglio conosce l’azienda, e quindi può effettuare direttamente un sopralluogo per una prima registrazione degli aspetti più importanti.

Quest’attività non può esser delegata ad altri ma, a seconda dei casi previsti dalla Legge, ci possono essere anche altre figure professionali responsabili del DVR insieme al datore di lavoro: dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) al Medico Competente (MC), fino al Rappresentante dei Lavoratori (RLS). Il datore di lavoro, inoltre, ha l’obbligo di consegnare a quest’ultimo – sia in forma digitale che cartacea – la copia del Documento di Valutazione dei Rischi dell’azienda.

In ogni caso, il datore di lavoro può affidarsi a professionisti specializzati in questi progetti: SafetyForm si occupa proprio, fra le altre, di fornire consulenze mirate per la sicurezza sul lavoro volte alla realizzazione di un DVR personalizzato.

 documento valutazione rischi 2

 

Cosa deve contenere il DVR

 

Il primo passo per redigere il Documento di Valutazione dei Rischi è quello di raccogliere tutte le informazioni necessarie relative il tipo di attività svolta: numero di addetti, fasi del processo lavorativo, mansioni svolte, ecc.

Una volta fatto ciò, il datore di lavoro ed il suo team possono procedere alla stesura – semplice, breve e comprensibile – inserendo tutti i dati fondamentali:

  • Anagrafica dell’azienda;
  • Anagrafica di tutte le figure professionali responsabili del DVR;
  • Descrizione del ciclo lavorativo e degli strumenti utilizzati;
  • Elenco dei dispositivi di protezione individuali adottati;
  • Analisi delle mansioni svolte dai lavoratori;
  • Relazione completa sulla valutazione di tutti i rischi aziendali, comprendente anche la stima degli eventuali danni;
  • Programma delle misure di prevenzione e protezione per eliminare o ridurre i rischi;
  • Programma degli interventi migliorativi per aumentare i livelli di sicurezza in azienda.

Molto importante è infine l’inserimento della data certa, cosicché il documento non possa esser retrodato e non ci siano dubbi sulla sua elaborazione in caso di danno o infortunio. Il DVR deve poi esser conservato in azienda.

 

Ti serve un aiuto per redigere il Documento di Valutazione dei Rischi?

Noi di SafetyForm siamo a tua completa disposizione. Siamo professionisti del settore capaci di svolgere un lavoro pulito e preciso, ma soprattutto personalizzato per le esigenze della tua azienda. Inoltre, siamo anche in grado di effettuare corsi di formazione per i lavoratori stessi in termini di sicurezza aziendale. Contattaci subito!