Aumentano le denunce di infortuni sul lavoro e le malattie professionali, calano gli incidenti mortali: ecco tutti i dati statistici sui luoghi di lavoro italiani
Ogni anno, l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) calcola i dati emersi nei mesi precedenti in termini di infortuni, malattie e morti sul lavoro. Queste statistiche però, che sono comunque ancora provvisorie, non devono esser trascurate o guardate con semplice disappunto: questi dati devono farci riflettere.
I numeri che leggerai di seguito mostrano molto chiaramente una necessità di maggior attenzione e prevenzione sul lavoro a 360 gradi. È importante che i datori di lavoro prendano misure per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia attraverso la formazione e la consapevolezza sui rischi sia tramite la realizzazione di ambienti di lavoro più sicuri. Inoltre, è fondamentale che i lavoratori siano informati e addestrati a rispettare le disposizioni a loro impartite.
Ecco quindi i dati statistici circa le denunce di infortuni sul lavoro, le malattie riconducibili all’ambiente professionale e i casi purtroppo divenuti mortali.
Infortuni sul lavoro nel 2022: aumento del 30% rispetto al 2021
L’INAIL ha evidenziato un aumento significativo delle denunce di infortuni sul lavoro nei primi 11 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.
Nello specifico, le denunce di infortunio presentate tra gennaio e novembre 2022 sono state 652.002, con un aumento del 29,8% rispetto alle 502.458 dei primi 11 mesi del 2021. Ciò rappresenta anche un incremento del 32,5% rispetto alle 492.150 del periodo gennaio-novembre 2020 e del 10,4% rispetto alle 590.679 del periodo gennaio-novembre 2019.
Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in quasi tutti i settori produttivi, in particolare Sanità e assistenza sociale (+125,5%), Trasporto e magazzinaggio (+94,7%), Amministrazione pubblica (+63,2%) e Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+59,6%).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese, soprattutto al Sud (+41,8%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+77,4%), la Liguria (+55,6%) e il Lazio (+51,6%).
L’aumento annuale coinvolge sia la componente femminile (+49,6%) che quella maschile (+18,7%), sia i lavoratori italiani (+31,5%) che quelli extracomunitari (+23,0%) e comunitari (+18,6%).
Dall’analisi per classi di età, infine, emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi, però, confluisce nella classe 40-59 anni.
Malattie professionali nel 2022: aumento del 10% rispetto al 2021
Discorso simile anche per le patologie di origine professionale denunciate, che nel 2022 hanno registrato un generale aumento rispetto al 2021 – in particolare quelle legate ai disturbi muscoloscheletrici e alle malattie del sistema nervoso.
Le denunce di malattia professionale protocollate nei primi 11 mesi del 2022 sono state 55.732, in aumento di 4.928 casi (+9,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (14.806 casi in più). Si evidenzia quindi incremento del 36,2% rispetto al pari periodo del 2020, ma una riduzione dell’1,5% rispetto al periodo gennaio-novembre 2019.
Il settore che presenta il maggior aumento in proporzione è quello della Pubblica Amministrazione (+10,1%). A livello territoriale, invece, l’incremento delle patologie denunciate è stato più consistente nelle Isole (+23,3%).
In ottica di genere si rileva infine una crescita del +10,8% per gli uomini ed un 6,8% per le donne.
Infortuni mortali nel 2022: calo del 10% rispetto al 2021
La nota più “positiva” è invece il calo degli infortuni mortali nel 2022 rispetto ai mesi precedenti.
Nonostante l’aumento dei decessi in itinere – cioè quelli avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro – i dati statistici emersi dimostrano come le denunce di infortuni con esito mortale siano state 1006 nel 2022, con un calo del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2021 (1116 morti registrate). Questo è dovuto soprattutto al minor peso delle morti da contagio da Covid-19.
Il calo ha riguardato specialmente l’Industria e servizi (da 946 a 859 denunce). Il decremento più consistente è avvenuto al Sud (73 casi in meno); tra le regioni, spiccano Campania (-33 casi mortali), Puglia e Friuli Venezia Giulia (-20 ciascuna) ed Emilia Romagna (-18).
Il calo rilevato tra i primi 11 mesi del 2021 e del 2022 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 1.002 a 893. In diminuzione anche le denunce dei lavoratori italiani (da 944 a 817 decessi).
Purtroppo però, da segnalare è l’incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 144 a 184 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 21). Calo invece tra gli over 39 anni (da 926 a 768).
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