Tutto quello che devi sapere sul “MUD” dell’anno 2023: cos’è, chi deve presentarlo e come, costi e sanzioni economiche
Tutte le aziende producono rifiuti, chi più chi meno. Come abbiamo già spiegato nel nostro articolo sulla gestione dei rifiuti aziendali, è obbligatorio smaltirli seguendo attentamente le normative nazionali ed europee di classificazione.
Ma non è tutto. Queste operazioni devono anche esser “denunciate” agli enti di riferimento in maniera puntuale e formale. Come? Con il cosiddetto “MUD”, cioè il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale.
Ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.
MUD: cos’è e chi deve presentarlo
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è una comunicazione che enti ed imprese devono effettuare ogni anno per indicare la quantità ed il tipo di rifiuti che hanno prodotto o gestito al loro interno nel periodo di riferimento. Istituito con la Legge n.70 del 1994, l’obiettivo di questo documento è proprio quello di controllare quanti e quali rifiuti vengono prodotti e come vengono smaltiti o recuperati.
Al termine del 2022 dovrai quindi iniziare per tempo a fare due conti, così da presentare il tuo Modello aziendale entro la data prestabilita – solitamente nella prima parte del 2023. A breve il Governo darà un’indicazione precisa, ma considera che per i rifiuti dell’anno 2021 la scadenza di consegna della Dichiarazione era il 21 maggio 2022. In genere infatti la data viene fissata a 4 mesi dalla pubblicazione ufficiale del Modello Unico.
A seconda della categoria dei rifiuti, la Dichiarazione presenta 6 forme differenti di Comunicazione a cui enti ed imprese devono sottostare. Questi sono i soggetti che devono obbligatoriamente presentare il Modello Unico.
Comunicazione rifiuti:
- Chiunque effettui a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
- Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
- Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi (precisazione: le aziende con meno di 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi devono presentare la Dichiarazione solo per essi e non per tutti quelli prodotti);
- Imprese ed enti che hanno più di 10 dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti;
- I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- I gestori del servizio pubblico di raccolta.
Comunicazione veicoli fuori uso (VFU):
- Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.
Comunicazione imballaggi:
- Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti;
- Sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione di rifiuti di imballaggio.
Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione:
- Soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati.
Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE):
- Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche:
- Soggetti obbligati all’iscrizione al Registro Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Chi non rientra in queste categorie nell’anno 2022 non è tenuto a presentare alcun tipo di Dichiarazione Ambientale sui rifiuti nel 2023.
Come presentare il MUD
Tutte le suddette Comunicazioni vanno presentate entro la scadenza prestabilita tramite via telematica alla Camera di Commercio competente del territorio, cioè quella della provincia in cui ha sede l’unità locale da dove viene effettuata la Dichiarazione. C’è però una differenza a seconda del tipo di Comunicazione che devi inviare.
Le seguenti Comunicazioni devono esser presentate esclusivamente tramite il sito MUD Telematico – il quale ora è stato temporaneamente sospeso, ma verrà riattivato per l’invio del MUD del 2023:
- Comunicazione rifiuti;
- Comunicazione veicoli fuori uso (VFU);
- Comunicazione imballaggi;
- Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Per quanto riguarda invece la Comunicazione rifiuti urbani assimilati e raccolti in convenzione e la Comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, è prevista un’altra modalità. La prima deve esser presentata tramite il sito MUD Comuni; la seconda deve esser inviata con il sito Registro AEE.
C’è però un’eccezione chiamata “MUD semplificato”. Questa è valida solo per i produttori iniziali che nella propria unità locale si limitano alla produzione di un massimo di 7 rifiuti e che per ciascuno di essi utilizzano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari finali. Questi enti o imprese possono presentare il MUD semplificato e poi trasmettere la modulistica tramite PEC.
I costi del MUD: importi dovuti e sanzioni
Noi di SafetyForm forniamo il massimo supporto anche in questa operazione, dall’analisi dei rifiuti alla presentazione del Modello Unico. A seconda della quantità e della tipologia dei rifiuti, noi formuliamo dei preventivi su misura in modo tale da garantire un supporto preciso e personalizzato a te ed alla tua azienda.
Perché consigliamo di fare le cose nella maniera corretta e per tempo?
Perché sono previste delle sanzioni economiche per chi effettua la Comunicazione in modo incompleto, inesatto o in ritardo. Le multe hanno un costo molto variabile a seconda del tipo di infrazione: da 26 a 160 euro per i ritardi (entro due mesi dalla data di scadenza), mentre da 2000 a 20.000 euro per comunicazioni errate o mancata iscrizione ai registri.
Vuoi saperne di più? Hai bisogno di aiuto per calcolare i rifiuti prodotti e gestiti nell’anno 2022?