Tutto quello che devi sapere sul R.E.N.T.Ri., il nuovo regolamento nazionale per tracciare i rifiuti industriali: funzionamento, obbligo d’iscrizione e scadenze
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto MASE un nuovo regolamento riguardante la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale – il cosiddetto R.E.N.T.Ri.
Cos’è il R.E.N.T.Ri. e a che cosa serve?
Il R.E.N.T.Ri. (acronimo di Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti) disciplina l’organizzazione ed il funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Questo regolamento è suddiviso in due sezioni:
- Anagrafica degli iscritti, che comprende anche le informazioni specifiche riguardo le autorizzazioni ambientali inerenti alla gestione dei rifiuti;
- Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.
Il R.E.N.T.Ri. rappresenta un modello di gestione digitale volto all’adempimento di procedure come l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico, con l’obiettivo di digitalizzare tutta la documentazione ad oggi cartacea.
Chi deve iscriversi al R.E.N.T.Ri.?
Le macrocategorie obbligate ad iscriversi per legge:
- Produttori di rifiuti pericolosi;
- Produttori di rifiuti non pericolosi che hanno più di 10 dipendenti;
- L’iscrizione per i produttori di rifiuti non pericolosi con meno di 10 dipendenti al momento risulta facoltativa.
- Enti ed imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
- Enti ed imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
- Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- Comuni o loro consorzi e le comunità montane, con riferimento ai rifiuti non pericolosi.
Quando bisogna iscriversi al R.E.N.T.Ri.?
A seconda della tipologia e delle dimensioni delle imprese iscritte, si va dai 18 ai 30 mesi di tempo (a partire dal 15 giugno di quest’anno):
- Dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025. Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali;
- Dal 15 dicembre 2025 al 13 Febbraio 2026. Enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi con meno di 50 dipendenti ed enti o imprese produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti;
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